Approfondimento del post “Lo stress lavoro-correlato”
Dopo avervi presentato il modello di Cooper, voglio proporvi quello di Karasek.
Karasek teorizza nel 1989 un modello dello stress organizzativo, da lui definito “Domanda/Controllo”, che cerca di studiare e prevedere un ampio spettro di conseguenze psicofisiche e comportamentali.
L’autore nel formularlo aveva in mente l’obiettivo di fornire elementi di valutazione utili per la progettazione dei compiti lavorativi (job design) che prevengano e contengano le condizioni ed i comportamenti lavorativi che possono causare livelli elevati di strain, che spesso sono il preludio per seri disturbi psicosomatici.
Il modello di Karasek prevede due fattori fondamentali:
– la Domanda (carico di lavoro), che può essere concepita in termini di impegno psicologico e fisico (carico, ritmi di lavoro, richieste e vincoli);
– il Controllo, che concerne sia la capacità del lavoratore di svolgere il proprio compito, sia la discrezionalità nell’organizzarlo. La discrezionalità comprende anche la ripetitività degli incarichi, il livello di creatività e di abilità richiesto, la flessibilità consentita, l’occasione di valorizzare le proprie competenze e l’opportunità di imparare.
Il rapporto tra D e C consente di individuare quattro possibili condizioni du cui parleremo domani.
Alcuni autori e lo stesso Karasek hanno in seguito ampliato ed adattato il modello a seconda del contesto di utilizzo. Una variante si focalizza, ad esempio, sul supporto sociale percepito (Johnson e Hall, 1988); è consigliabile adattare il modello Domanda/Controllo affinchè possa dare informazioni più utili e concrete sui fattori di rischio e fornire chiavi di lettura. Secondo Sparks e Cooper (1999), la modalità con cui Domanda, Controllo e supporto si combinano è unica e specifica nei diversi gruppi.
Oggi abbiamo dunque descritto gli assi principali del modello. Domani prenderemo invece in considerazione ciascuno dei quattro quadranti e ne capiremo le caratteristiche principali.
Pingback: Lo stress lavoro correlato | Stress al Lavoro
Ottimo! Però dove si pone la discriminante tra realtà e percezione? Da un punto di vista medioco-legale questo è importantissimo.
Per quanto riguarda il modello di Karasek, farò delle ricerche mirate e ti risponderò quanto prima. Nel frattempo, ti consiglio di leggere: https://stressallavoro.wordpress.com/2014/01/29/i-modelli-dello-stress-caplan/ Il modello P/E di Caplan tiene altamente in considerazione la discriminante di cui parli. Grazie della domanda Alberto, mi è di stimolo per ulteriori ricerche.
Pingback: Parliamo di stress al lavoro? Perchè ho iniziato a scrivere questo blog e che risposte puoi trovare | Stress al Lavoro
Pingback: Approfondimento: lo stress lavoro-correlato visto dagli studiosi – Karasek (II) | Stress al Lavoro
Il modello di Karasek è del 1979 nella prima edizione
KARASEK R. A. Job demands, job decision latitude, and mental strain: Implications for job redesign. Administrative Science Quarterly, 285-308. 1979